Dopo la larga vittoria ottenuta con Cattolica nella sesta settimana dei CMU, NABA approda al Crespi Sport Village per una partita piena di insidie e nervosismi che fanno culminare la loro giornata nel peggiore dei modi. La Statale Verde mette in campo notevole fisicità e grinta e, nonostante il tentativo di replica da parte della formazione ospite, NABA vede la sua partita annullarsi a causa delle decisioni arbitrali che provocano ben quattro espulsioni. 

Bacchiega inaugura la retina con un buon gioco da sotto e Karamehmet replica ad un passo dalla linea da tre (2-2). Le due formazioni giocano ad armi pari con i liberi di Sanna ed il canestro di Valenti da una parte, ed il canestro di Capriccioni dall’altra (8-4). Il punteggio rimane stabile per qualche minuto con tanti palloni persi da entrambe le squadre; nonostante i vantaggi regalati siano molti, nessuna delle due formazioni riesce ad approfittarne. La Statale Verde si riprende e conclude in contropiede con Bacchiega e Diarra Pernia, i giocatori di NABA invece si innervosiscono a causa delle incomprensioni difensive che, sommate alle scelte arbitrali contestate da Coach Fulvi, gli costano il primo fallo tecnico (24-8).

Nel secondo quarto Cantale sblocca il tabellone con una tripla aperta e Sarubbi subito dopo conquista due tentativi a cronometro fermo attaccando la difesa. La disputa tra Coach Fulvi e la direttrice di gara culmina nel peggiore dei modi: dopo essere stato penalizzato da un secondo ulteriore fallo tecnico, le proteste animate dell’allenatore gli fanno giocare la partita a due minuti dall’inizio del periodo (29-10). La Statale Verde è on fire e oltre all’aggressività difensiva mette in campo ottime azioni offensive sotto la regia di Girotti e Valenti; NABA tenta di riprendersi dall’espulsione del coach con Capriccioni che trova il canestro tre volte di fila, ma il divario all’intervallo rimane ampio. (35-17)

NABA cerca di resettare tutto per trovare la giusta mentalità e Pensiero da il primo segnale con un ottimo sottomano, ma La Statale Verde annulla il suo tentativo di ripartenza. Fatai pesca il rimbalzo in area e trova la giusta conclusione, allo stesso tempo Diarra Pernia fa un po’ di show con canestri di alta difficoltà tecnica e un’alta intensità difensiva, che causano il timeout (43-19). Fatai conclude anche dalla media e Palestra attacca forte il ferro. La scelta arbitrale sulla penetrazione fa infervorare il difensore di Palestra che viene espulso insieme a due compagni di squadra che supportano le proteste. Sanna è designato per tirare i sei tiri liberi ottenuti dopo le sanzioni e Fatai ringrazia Girotti dell’assist; per NABA, Yang e Mondo trovano due buone conclusioni, ma la partita ormai è a senso unico (23-64).

Nonostante il netto vantaggio sia in termini di punteggio che di confidence sul campo, La Statale Verde spinge sia in difesa che in attacco e NABA tenta di contenere il più possibile la disfatta. Girotti con quattro palloni recuperati regala altrettante occasioni di contropiede a Rosa ma Vaz, Yang e Osti mettono una pezza segnando 15 punti combinati. Al fischio finale La Statale Verde risulta vincitrice con il  risultato di 78-38 e grazie a un filotto di tre vittorie consecutive, balza al quarto posto in classifica.

MIGLIORI IN CAMPO

Fatai (La Statale Verde): entra dalla panchina portando tanto entusiasmo con i suoi canestri e soprattutto con le dediche ai compagni di squadra, incarna alla perfezione lo spirito che La Statale Verde ha messo in campo.

Capriccioni (NABA): nonostante il clima teso tra la sua formazione e la direttrice di gara mantiene la calma e gioca il suo match con concentrazione mandando a referto 9 punti. 

VOCI DAL CAMPO

Coach Valenti (La Statale Verde): “Abbiamo giocato una buona partita senza farci influenzare dalle decisioni arbitrali e siamo stati bravi a mantenere il vantaggio conquistato in difesa. Ogni giocatore nel suo piccolo ha apportato il proprio contributo con grinta ed entusiasmo.”

Capriccioni (NABA): “Abbiamo messo in campo atteggiamenti sbagliati sin dal primo minuto insieme a poca grinta. C’è sicuramente tanto lavoro da fare in palestra, ripartiamo da lì.”

Articolo di Giulia Sotgiu
Fotografie di CUS Milano